Se pensate che ci sia del rosso in questa foto vi sbagliate. E se pensate di vedere le fragole realmente rosse, è solo perchè il nostro modo di vedere i colori continua a confonderci.
Questo weekend della prima settimana di Marzo, è nientemeno che l’anniversario del caso virale del vestito giallo e verde: la foto dell’abito ha diviso tutto il mondo del web per più di una settimana nel 2015. E le numerose fazioni si contorcevano per cercare di capire se fosse blu e nero oppure bianco e oro. È quindi decisamente sensato che in questa fatidica data abbia cominciato a circolare una foto ugualmente curiosa: questa qua sotto.
La foto è stata creata da un professore di psicologia della Ritsumeikan University in Giappone, Akiyoshi Kitaoka, specializzato nella creazione di illusioni ottiche (il suo feed Twitter è incredibile). A prova della sua abilità, sappaite che la foto non ha alcun pixel rosso, anche se le fragole rappresentate sembrano palesemente rosse.
Questa foto si è riproposta (attecchendo) come nuovo caso mediatico, e i follower del professore su Twitter hanno tentato di mettere in discussione la questione dell’assenza del rosso, sinchè qualcuno ha dimostrato come i pixel che noi vediamo come rossi siano in realtà grigi e verdi.
L’illusione ottica è creata sfruttando un fenomeno simile a quello che aveva generato tanta discussione nel caso del vestito: la coerenza cromatica. È la tecnica che il nostro cervello sfrutta per correggere i colori del mondo quando viene osservato attraverso una luce diversa dal solito: la luce che entra negli occhi infatti, è composta da diverse lunghezze d’onda provenienti sia dai pigmenti degli oggetti che ti circondano, sia dalla luce che li illumina.
“Se pensi a una passeggiata all’aria aperta sotto un cielo blu, dovresti sapere che il colore del cielo, in un certo senso, sta contaminando qualunque cosa tu veda attorno a te. Se prendi una mela rossa e la guardi sotto un cielo blu, ci saranno più lunghezze d’onda blu che entrano nei tuoi occhi. Se prendi la mela e la guardi sotto una luce fluorescente o a incandescenza senza avere il cielo sopra di te, i pigmenti della mela saranno esattamente gli stessi ma visto che il contenuto spettrale della fonte di luce è diverso, lo spettro riflesso dall’oggetto che entra nei tuoi occhi è diverso.” ha spiegato Bevil Conway, un esperto di percezione visiva del National Eye Institute americano.
Visto che il principio di contaminazione di colori a partire dalle fonti di luce non è particolarmente utile (sarebbe assolutamente inutile se una banana matura sembrasse gialla di mattina ma verde a mezzogiorno, per esempio), i nostri cervelli si sono evoluti in modo da correggere questi colori permettendo agli oggetti che vediamo di essere gli stessi a prescindere dalla luce che li illumina, così il cervello effettua una vera e propria correzione del colore e gli oggetti sono uguali, a prescindere dalla luce.
“Il nostro cervello ci dice, ‘la luce sotto cui sto guardando queste fragole ha una componente blu, che ora sottrarrò automaticamente da ogni pixel.’ E quando prendi dei pixel grigi e togli questa contaminazione bluastra, ti resta il rosso.” Questa illusione è resa più forte dal fatto che riconosciamo che quelle siano fragole, un oggetto che associamo rapidamente al colore rosso, quindi il nostro cervello è già programmato per cercare quel tipo di pigmento.