Ad esprimersi in merito della Realtà Virtuale, o VR, come riporta GamesIndustry, è stato il capo della divisione Xbox Phil Spencer, che ha dichiarato il suo punto di vista bollando la maggior parte dei giochi VR usciti come delle pseudo-demo.
“Personalmente non penso che gli sviluppatori abbiano ancora trovato la chiave di volta per sfruttare in maniera soddisfacente le prospettive proposte dalla realtà virtuale. Sicuramente è presto, ci occorreranno almeno due anni per produrre un qualcosa di veramente convincente per la massa dei giocatori. [...] Credo veramente nella VR, non a caso abbiamo progettato Xbox Scorpio in un’ottica di compatibilità. Ma il meglio da tali produzioni si avrà come già ho detto tra uno, due, forse tre anni. Ora come ora quando provo i titoli concepiti con tale tecnologia non posso fare altro che pensare di avere davanti una sorta di demo, un esperimento. Non è necessariamente un fattore negativo, anzi, spiana la strada a qualcosa di più interessante. Ci vorrà solamente più tempo però”, ha conlcuso Spencer.
Spencer ha paragonato la situazione al Kinect, dicendo che solo una manciata di giochi ha approfittato della tecnologia in modo corretto. Quelli che hanno cercato di offrire un gameplay tradizionale lasciando che gli utenti agitassero le braccia come una sostituzione allo spingere dei pulsanti hanno fallito miseramente, mentre giochi come Dance Central, che non potrebbe davvero mappare un controller, hanno registrato risultati migliori.