Se siete simpatizzanti della Apple e volete un nuovo computer della mela, vorrete magari un MacBook Pro; ma a quel punto, comprereste un nuovo modello di MacBook Pro. Ma, visti i costi la domanda sorge spontanea: come si sono evolute le offerte dei competitors? Apple è ancora in grado di offrirvi il meglio? La risposta è che, probabilmente, non lo sia, o magari siete proprio al bordo.
A dire il vero, non ci sono tanti diretti concorrenti, come si potrebbe pensare. Il recente Microsoft Surface libro , il 14 pollici di Razer Lama ed il Dell XPS 15 sono i principali oggetti in competizione, sempre se siate alla ricerca di un sacco di potenza di elaborazione racchiusa in una scocca abbastanza sottile.
Poiché i nuovi Mac non si sono spostati oltre la sesta generazione dei processori Core di Intel, non possono effettivamente avere un aumento di velocità rispetto alla concorrenza di Windows – anche se nuovissime grafiche AMD possono sicuramente aiutare. Apple sostiene infatti che i nuovi MacBook Pro abbiano il doppio della potenza grafica di quelli hanno esordito nel 2015. Ma questo vale solo per i modelli da 15 pollici.
Non a caso infatti, la maggior parte delle macchine Windows probabilmente tronca in due la grafica integrata del 1 MacBook Pro da 13″ nei giochi e altre attività graficamente intense o OpenCL (quali molti programmi di produttività, incluso video e photo editing.
E come si può vedere dal grafico, il peso e le dimensioni non sono più così a favore della mela come si potrebbe pensare, e questo perchè le macchine Windows hanno fatto alcuni importanti passi avanti negli ultimi anni, mentre Apple stava lavorando sul suo nuovo grande aggiornamento. Anzi, non è un caso se grosse riviste internazionali abbiano chiamato la Microsoft come “la nuova Apple”, sia per impegno che per le innovazioni e le tecnologie che sta tirando fuori, che sono davvero rivoluzionarie. Mentre Apple si è un po’ bloccata.
Sulla carta, la durata della batteria è sicuramente ancora il motivo migliore per comprare un Mac, se non si considera il Surface Book. Infatti, se si desidera un touchscreen o lo stilo, Windows è la strada da prendere.
Microsoft sembra riuscita inoltre, a colmare aspetti incredibili sull’hardware dei SurfaceBook: la batteria dura 16 ore contro le 10 del MacBook, il peso è inferiore, il processore è più veloce e potente, la scheda grafica anche (tanto da permettere ottimi risultati anche coi videogiochi – non che sia necessario, ma se uno spende 2000 euro per un portatile sarebbe carino che potessero girarci anche i videogames), ha il touchscreen e le implementazioni sullo storage (fino ad 1TB) costano un quinto di quanto proposto da Apple. Not bad, Microsoft.
Alcune cose della Mela poi, sono sicuramente discutibili: le nuove porte USB-C potrebbe rendere il computer di Apple più facile da caricare, mentre Microsoft e le macchine Razer utilizzano ancora caricabatterie di proprietà anziché il nuovo standard USB di ricarica (che appare però in molti ChromeBook). Tuttavia, gli utenti potrebbero non gradire il fatto che i nuovi MacBook abbiano abbandonato le porte USB tradizionali per fare spazio solo ed unicamente alle Thunderbolt.
Insomma hanno strappato via dal MacBook la porta di carica MagSafe 2, la porta HDMI, hanno strappato lo slot per schede SD, chiuse le porte Thunderbolt 2 e ucciso le porte USB, sostituiti da quattro porte Thunderbolt 3 / USB-C. Certo, il progresso è sempre bello ma doversi comprare costosi adattatori per qualsiasi tipo di retrocompatibilità in un computer da svariate migliaia di euro, potrebbe pensare ai più. E questo non lo rende più facile per i consumatori che hanno un sacco di dispositivi fatti da Apple, che ora avranno bisogno di un dongle per connettersi al proprio computer “professionale”.