Arrivate sul mercato, sembra giusto spendere due parole e due risultati sulle nuove Nvidia, per vedere come se la cavino quanto ad hardware le nuove partecipanti della casa verde.
La prima su cui spenderemo due parole è la 1060, ultima arrivata e coin un design che ricorda quello della GTX 1070 e della GTX 1080, anche se in una versione meno costosa. Con copertura di alluminio e plastica essa raggiunge oltre 850g di peso, per cui non è proprio leggerissima anche se, per contenere i costi la scheda non ha nemmeno il backplate.
Il dissipatore è ben realizzato, ma la copertura e la scelta d icostruzione renderanno difficile la realizzazione di modelli custom prendendo il reference come modello base, sopratutto per i produttori che vogliano costruirne una versione più corta. Per quanto riguarda la GPU, la GTX 1060 è basata su una nuova GPU chiamata GP106, un GP104 in formato ridotto: GP106 è piuttosto piccola rispetto a GP104, ma non è l’unica differenza tra la GTX 1060 e le soluzioni GTX 1070 e 1080. GP106 è formato da un totale di 1280 CUDA core e 80 unità texture. Il chip è impostato a una frequenza base di 1506 MHz e una di GPU Boost tipico di 1708 MHz.
I moduli di memoria sono di Samsung e il loro model number è K4G80325FB-HC25. Sei controller di memoria a 32 bit forniscono un data path aggregato a 192 bit Hanno una capacità di 8 gigabit (32x 256 MBit) ciascuno e lavorano da 1,305 a 1,597 volt, a seconda della frequenza di clock. La scheda è dotata di un totale di 6 GB di memoria GDDR5 a 8 GT/s, per un throughput di picco fino a 192 GB/s.
In game si attesta un consumo di circa 120W, con temperature intorno ai 75° giocando a Metro LastLight in 4K o furmark, partendo da 22° ambientali. Annunciata all’inizio di questo mese, dovrebbe essere disponibile a un prezzo suggerito a partire da 234 euro più IVA, ossia circa 285 euro, anche se per ora è difficile trovarla sotto i 400€. Tuttavia, non è possibile creare SLI con questa scheda e non è presente neanche il dock per il ponte tra le due schede.
La 1070 invece è quasi identica alla GTX 1080 e in effetti mutua gran parte delle caratteristiche elettriche e meccaniche della capostipite; è equipaggiata con 15 SM, ovvero 1920 CUDA core (contro 2560 della 1080) e 120 unità texture (vs. 160 della 1080). Nvidia, inoltre, ha depotenziato il processore grafico a bordo della scheda scegliendo frequenze inferiori: 1506 / 1683 MHz contro 1607 / 1733 MHz della GTX 1080, cosìppure per le memorie: mentre la GTX 1080 ha 8 GB di memoria GDDR5 a 10 Gbps di Micron, la GTX 1070 ha 8 GB di memoria GDDR5 a 8 Gbps di Samsung. Il TDP è di soli 150W, che è molto basso per una scheda del genere e anche l’assorbimento è basso: 10W in idle (15 per i modelli dei produttori non reference) e circa 180W in full load contro i 220W della 1080.
C’è la prova a sostegno dell’ammissione di Nvidia che i CUDA core di Maxwell e Pascal offrono un throughput IPC identico a una data frequenza. Due fattori contribuiscono a far sì che la nuova generazione sia nettamente migliore di quella vecchia: migliore efficienza e le frequenze di clock molto più alte. Per quanto riguarda il supporto SLI: due GPU sono ancora il massimo possibile momentaneamente.
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Le schede Nvidia hanno combattuto per essere sopra le AMD in fatto di prestazioni, spesso riuscendoci (sopratutto la capostipite), ma le nuove RX480 hanno un’altra arma a loro vantaggio: il prezzo (e anche un’affinità incredibile per i DirectX 12. Infatti, con le 1070 si può fare quasi un crossfire di 480 ed escono quasi 3 schede con una singola 1080. Tuttavia, la GTX 1070 è più veloce della Titan X e costa quasi la metà.