Tutti fanno un passo indietro. Sebbene siano tempi incredibili per innovazione e tecnologia per il mondo degli smartphone, alcuni continuano a vendere i propri prototipi a prezzi esorbitanti nonostante la concorrenza cinese. È infatti ammirevole la facilità con la quale riescano a compiere processi incredibili, a una frazione del prezzo che richiedevano anni fa.
Ormai molti produttori sono riusciti a seguire le orme di Google e del suo programma Nexus, come Lenovo, OnePlus, Xiaomi e altri, proponendo telefoni di qualità a prezzi piuttosto bassi: basti pensare che Huawei ci ha addirittura costruito una sussidiaria sopra: la Honor. Ma sappiamo bene ormai che, basso prezzo, non corrisponde a basse prestazioni.
Le specifiche sono altissime in tutti gli smartphone ormai, quindi contano poco (o comunque meno di prima) e i brand più famosi come Apple e Samsung, abituati a far pagare più di 700 euro devono sempre cercare di introdurre nei loro top gamma qualcosa di nuovo. Ma le innovazioni che possono inserire non sono più qualcosa di fantascientifico, infatti non vengono più percepite come rivoluzionarie neanche dall’utente finale: gli slot di espansione, display 4K, 3D Touch non bastano a far vendere come vendevano prima, con molto meno. La dimostrazione è infatti che la casa di Cupertino ha ritentato la strada del prezzo ribassato con iPhone 5c anni fa e iPhone SE in Europa, e sebbene da noi costi molto più di quanto valga, negli Stati Uniti è venduto a 400 dollari.
Ora arrivano le doppie fotocamere per introdurre particolarità da brivido e molti stanno seguendo da subito questo filone (come Huawei) ma anche questo, si esaurirà in pco tempo. Alla lunga insomma i prezzi medi dovranno abbassarsi, anche per i telefoni che consideriamo portabandiera: già adesso spendere più di 700 euro per un telefono si può considerare inutile.