Finalmente, abbiamo terminato quanto basta del gioco per fare una bella recensione, sopratutto di ciò che sarà il cuore del gioco, ovvero proseguire attraverso la trama della storia in Single-Player.
Il nuovo gioco di Batman è senza dubbio un buon titolo, ma, come vedrete, è tutt’altro che privo di punti a nostro parere negativi. Sarà anche dovuto all’abbandono di Rocksteady e al passaggio del malloppo in mano alla Warner Bros Games Montreal.
In Arkham Origins ripercorriamo l’adolescenza e le difficoltà di un giovane Batman, alle prese con tanti criminali ma anche con le sue insicurezze, la paura di fallire e di non riuscire a migliorare Gotham quanto basta per renderla meno soggiogata alle forze del Caos.
Le prime impressioni però sono un po’ deludenti: se da Arkham Asylum ad Arkham City c’è stato un buon passo, da Arkham City ad Arkham Origins il passo è così minimo che sembra più atto ad essere un DLC che un gioco standalone. Insomma, potremmo definirlo un Arkham City con una trama diversa, privo però di migliorie ed idee.
Il gioco è ambientato il giorno prima di Natale (la vigilia in pratica) e Maschera Nera ha messo -giusto per augurarci un buon Natale- una taglia di 50 Milioni di Dollari sulla testa del Cavaliere Oscuro, ovvero sulla nostra. I più feroci a presentarsi all’appello sono niente meno che i più letali assassini di Gotham e paraggi, otto combattenti che lotteranno per ritirare il premio e con cui dovremo vedercela a suon di cazzotti, tra cui Bane, Deathstroke, Firefly ed Electrocutioner.
Ad un certo punto qualcosa succede, e Maschera Nera perde il suo primato come “capo dei cattivi” per dare spazio ad un personaggio nuovo per l’era in cui è ambientato Arkham Origins: un giovane Joker, che ha già le idee chiare su come complicarci la vita.
La mappa è praticamente quella di Arkham City, un po’ ingrandita, con alcune località che non sono state cambiate come l’acciaieria Sionis, la Torre Wonder e tante altre che subito riconoscerete come familiari, assieme ad un bel po’ di palazzi che vi avranno fatto dannare per trovare le sfide dell’enigmista come la ACE Chemicals e molti altri. Stavolta però, potremo muoverci molto velocemente tra i quadranti della mappa grazie ad un fantastico BatWing, che verrà a prenderci e rilasciarci in alcuni punti della città per velocizzare il nostro lavoro e compensare un aumento delle dimensioni della mappa (dovuto sopratutto all’introduzione del Gotham Bridge ancora ben messo e funzionante, almeno all’esordio del racconto).
La trama è bella da seguire, e anche il carattere di Batman è molto realistico, un giovane che lotta contro il male, non senza paure e difficoltà; il susseguirsi degli eventi è abbastanza emozionante da tenerci incollati allo schermo per svariate ore, premio anche per i dialoghi che non sono monotoni, non sono troppo lunghi e trasmettono pathos quanto basta da far sì che il giocatore li segua attentamente, senza aver la smania di mandare avanti conversazioni e filmati (una lode alla regia insomma).
Torna anche l’enigmista (anzi, arriva l’enigmista visto che la finestra temporale è precedente agli altri due capitoli) che riempirà la città con dati di illustri personaggi e radar, che dovremmo trovare/distruggere durante la storia. Non preoccupatevi, anche in questo caso dopo il completamento del capitolo potrete continuare a vagare per le buie strade di Gotham per completare le varie missioni ancora in sospeso.
Nuovi e vecchi personaggi con cui interagire sono all’ordine del giorno, tra i quali Enigma ed il Cappellaio, che torneranno a fare scena. Unica critica della trama è una sorta di frettolosità che il gioco mette addosso al player, che quasi “costringerà” ad affrontare subito la storia principale scartando un po’ le secondarie, cosa che non s’è vissuta nei precedenti capitoli.
Il Segmento Grafico però è stato un po’ deludente.
Ovviamente l’aspetto grafico è ben curato, essendo quello del capitolo precedente; belle Texture, incredibili dettagli del nostro eroe e anche delle ambientazioni, Fumi, esplosioni, effetti raggiX della modalità Detective; tutto assolutamente bello come abbiam visto in Arkham City, e chi gioca su PC se lo potrà godere davvero appieno. Tuttavia… ci saremmo aspettati grosse migliorie da un gioco di questo calibro, così atteso e partner Nvidia, invece in questo caso siamo rimasti a bocca asciutta. Sia chiaro, il motoregrafico è bello e ben ottimizzato (con una scheda di fascia alta non avrete problemi a giocare con tutti i filtri al massimo in FullHD) ma purtroppo si sono persi in un bicchiere d’acqua. Batman e la corazza sono ben fatti, ma il modello 3D è lo stesso per tutti i personaggi e a lungo andare questo stufa. In pratica tutti gli uomini che incontrerete, poliziotti o delinquenti saranno uguali: tutti alti uguali, tutti snelli uguali, tutti ugualmente grossi e muscolosi (a Gotham probabilmente non hanno cinema, locali e svaghi, ma solo palestre). In pratica ad un personaggio qualsiasi basterà disegnarci sopra una divisa ed ecco che avrete Batman, Deathstroke, Electrocutioner, un poliziotto, Gordon, un detenuto oppure un membro SWAT. A nessuno piace il cioccolato o patate fritte abbastanza da avere pancetta, e nessuno ha genitori bassi o di esile costituzione per essere meno muscoloso o meno alto degli altri, sembra che a Gotham abbiano fatto una standardizzazione della popolazione: se non sei uguale agli altri non vai bene.
Occhio a quel manichino!
I movimenti gommosi poi, sono un punto debolissimo: i personaggi si muovono come fossero di cartapesta, il PhysX non offre le potenzialità dei vecchi capitoli nelle migliorie ambientali (giusto due fogli in 2D che volano randomicamente) e quando sconfiggete un avversario PUFF, magicamente gli farà sempre male la pancia e si terrà come se dovesse scappare in bagno – anche se magari gli avete pestato la faccia a suon di cazzotti e calci volanti alla Chuck Norris. Non diciamo che bisognasse avere un Motion Capture per ogni personaggio, ma sicuramente non sarebbe stato così impegnativo fare un po’ meglio…
Il tutto non esente da BUG: rimanere incastrati in una stanza, nemici che si scordano di attaccarci, Alfred che ci passa attraverso come fosse un fantasma… e ogni tanto il gioco decide di non caricare le texture, creando un Batman Arkham-Minecraft… (Vedi la foto sovrastante)
Anche Batman è un super eroe già cresciuto, mentre ci saremmo aspettati un Ragazzo più esile e con lineamenti più giovanili, anzichè lo stesso identico Bruce Wayne con gli stessi muscoli e lo stesso viso che si ritrova parecchi anni dopo, in Arkham City. Ma questa è un’opinione, non può esser certo valutata come critica.
Anche il Gameplay, sebbene nella media ed in linea con gli altri titoli, è stato un po’ sotto le aspettative… Le meccaniche di gioco e di esplorazione sono completamente invariate rispetto ad Arkham City, e gli sviluppatori -benchè il team sia cambiato- hanno vissuto di rendita dal precedente capitolo. Sebbene felici di avere un sacco di nuovi giochetti nella BatCintura, è un po’ inspiegabile come in un capitolo posto temporalmente prima degli altri due capitoli si abbiano più oggetti che negli anni a seguire. Sopratutto perchè, diciamolo, alcuni sono proprio utili e gustosi.
Le battaglie coi nemici, i classici delinquenti di strada, sono abbastanza meccaniche, e purtroppo si fanno avanti quasi uno alla volta anche se in pochi metri quadrati dovremmo fronteggiarne a decine. Gli scontri coi Boss invece, sono stati peggiorati. In pratica sono meccanici anche qui: si usa un semplice schema e si ripete identico finchè il Boss non è sconfitto. Negli altri bisognava sempre cambiare tattica, come successo con Freeze, ed utilizzare l’ingegno per trovare sempre una nuova mossa e sempre vincente. Un lato decisamente perso in Arkham Origins…
Una lode va fatta per la modalità Detective e per le scene del crimine, che sono state ampliate e migliorate e rendono il gioco partecipe sia d’azione che d’attenzione ai dettagli, facendoci calare di più nella parte del grande detective in calzamaglia nera, piuttosto che fornirci ragionamenti belli e pronti come negli altri capitoli.
Insomma, un gioco con un po’ di lacune, reso apprezzabile dalla storia e dalla regia ben studiate e ben recitate, con alcuni colpi di scena che saranno molto graditi ai giocatori, ne siamo sicuri. Certo, la storia richiederà 10-12 ore per essere completata, almeno il filone centrale, contro le 20 ore che WB promise.
Conclusioni: è un buon gioco e non ci piove, l’intrattenimento è assicurato… ma solo perchè ricalca il successo di Arkham City. Onestamente, pensiamo si possa consigliare più a prezzo di saldi saldi che a prezzo completo di circa 46€ su Steam, e oltre 50€ su Console.
Trama: 9 – Regia e storia sono il pezzo forte del gioco, ben recitata, ben raccontata, bei doppiaggi e colpi di scena.
Grafica: 7.5 – Il sistema grafico è curato ma poco variegato, troppo simile ad Arkham City, e come già detto, con troppi passaggi deludenti.
Comparto Audio: 7 – Le musiche di accompagnamento sono un buon sottofondo, ma gli effetti sonori (sopratutto le armi dei nemici) potrebbero decisamente essere migliorati.
Gameplay: 6.5 – Un gioco troppo meccanico e troppo poco innovativo per ottenere un punteggio più elevato, inoltre molte meccaniche di combattimento (come quelle coi Boss) sono state anche peggiorate…
Rigiocabilità: 6 – Probabilmente si potrà fare una nuova partita nella modalità Storia+ oppure “Io sono la notte”, ma difficilmente rifarete il gioco parecchie volte. Un 6 dato dal multiplayer che renderà il titolo un po’ più longevo nel tempo.
Qualità/prezzo: 6 – A nostro parere, trattandosi di qualcosa più vicina ad un DLC che ad un gioco nuovo e completo, i 50€ (45 su Steam) richiesti sono un’esagerazione, sopratutto per la mancanza di originalità e di idee che si nota. Probabilmente WB aveva urgenza di mettere un Batman sugli scaffali…
TOTALE: 7.5